«Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa»
Le apparizioni della Madonna a Fatima costituiscono un avvenimento la cui portata è di tali dimensioni e significato che, come disse anche Papa Benedetto XVI il 13 maggio 2010 a Fatima: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa».
I fatti si svolsero in Portogallo, a Cova d'Iria presso la cittadina di Fatima, ed ebbero come protagonisti tre pastorelli : Lucia dos Santos (nata il 22 marzo 1907), Francesco Marto (nato l'11 giugno 1908) e la sua sorellina Giacinta Marto (nata l'11 marzo 1910). Non sanno né leggere né scrivere, ma aiutano le loro famiglie con i piccoli lavori domestici e portando al pascolo le pecore.
Le apparizioni dell'angelo
Le apparizioni della Madonna ebbero una preparazione nelle apparizioni di un angelo, nel 1915 e nel 1916.
Lucia dos Santos racconta di aver visto "un giovane fra i quattordici e i quindici anni, che il sole rendeva trasparente come se fosse di cristallo". Questi disse di essere l'angelo della pace e invitò i tre bambini a pregare con queste parole : "Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima, divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della Terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso è offeso, e per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori".
Lucia e Giacinta potevano udire le parole dell'angelo, mentre Francisco poteva solo vederlo.
Nell'estate del 1916 l'angelo apparve loro nuovamente, presentandosi come protettore del Portogallo. Offrì a Lucia l'ostia consacrata e accostò il calice a Francesco e Giacinta.
Quindi chiese ai tre bambini di fare sacrifici per la salvezza della loro patria ed in riparazione per gli oltraggi fatti dagli uomini al Sacramento dell'Eucaristia, infine scomparve.
Le apparizioni della Madonna
Prima apparizione, maggio
Il 13 maggio 1917, mentre giocavano e pascolavano le pecore, i tre videro dapprima due lampi di luce e quindi, mentre scendevano verso casa, una bellissima donna sopra un albero.
"Non abbiate paura, non voglio farvi del male", disse. Alla domanda di Lucia, che chiese di dove venisse, la donna rispose "Vengo dal cielo".
Durante questo primo colloquio raccomandò loro la recita del santo rosario per chiedere la fine della guerra (la prima guerra mondiale terminerà nel 1918) ed il ritorno a casa dei soldati.
Anche il fratello di Lucia si trovava al fronte in quel momento. Quindi chiese ai tre bambini di recarsi in quello stesso luogo il tredici di ogni mese, per sei mesi consecutivi fino a ottobre, quindi scomparve.
Tornati alle loro case raccontarono in casa l'accaduto. La madre di Lucia non credette mai veramente alle parole della figlia, al contrario del padre che, invece, la sostenne sempre.
Seconda apparizione, giugno
Il successivo 13 giugno i tre pastorelli si recarono nuovamente alla Cova di Irìa, con un piccolo numero di persone curiose.
La Madonna apparve loro e annunciò la morte prossima di Francesco e Giacinta e la necessità che Lucia invece testimoniasse più a lungo, con la sua vita, la verità delle apparizioni.
Mostrò infine il suo cuore sofferente e scomparve.
Le altre persone presenti videro solamente una nuvola muoversi veloce.
La madre e il parroco interrogarono Lucia non credendo al suo racconto e insinuando che potesse trattarsi di inganno del demonio.
Terza apparizione, luglio
Il numero di persone presenti crebbe moltissimo, non tutte ben disposte verso la realtà delle apparizioni.
All'apparire della Madonna Lucia si lamentò con lei dei maltrattamenti subiti, ricevendone l'invito a offrire tutto questo per la conversione dei peccatori.
Quindi la Vergine comunicò ai veggenti un segreto in tre parti (il testo è riportato più avanti).
La notizia di questi fatti soprannaturali cominciò a circolare in modo sempre più ampio e trovò resistenze e opposizioni crescenti, sia da parte del parroco del luogo che da parte del potere politico.
Il sindaco di Vila Nova da Ourèm convocò Lucia con il suo padre ed il padre di Giacinta e Francesco, interrogò la bambina e minacciò i genitori di arrestarli.
Quarta apparizione, agosto
Con l'inganno il sindaco si offrì di accompagnare i bambini con l'auto al luogo dell'apparizione, il 13 agosto 1917. Li portò invece in carcere dove li interrogò nuovamente, dopo averli separati, minacciandoli di morte. Anzi, fece loro credere di aver già giustiziato due di essi. I bambini però rimasero risoluti a non rivelare il contenuto del segreto comunicato dalla Vergine e non si piegarono ad ammettere che tutto fosse frutto di inganno. Rinchiusi infine in una cella con gli altri detenuti (felici di essere ancora tutti e tre vivi), si misero a recitare con essi il rosario.
Dopo due giorni i tre bambini furono riportati a casa.
Dunque la visita di Maria avvenne con qualche giorno di ritardo, il 19 agosto. La Madonna promise loro che nell'apparizione dell'ottobre successivo avrebbe lasciato un segno visibile della verità e soprannaturalità degli eventi.
Quinta apparizione, settembre
Alla Cova d'Irìa si radunarono il 13 settembre circa trentamila persone. Alcuni dei presenti riferirono più tardi di aver visto un globo luminoso scendere dal cielo sopra all'albero dove apparve la Vergine. Durante l'incontro con i tre pastorelli, la Madonna promise di guarire alcuni dei malati presenti e chiese di far costruire lì una cappella a lei dedicata.
Ultima apparizione, ottobre
Il numero delle persone presenti sul luogo delle apparizioni divenne ancora più grande, nonostante la giornata fosse piovosa. Vennero alla Cova d'Irìa con tutti i mezzi, da ogni parte del Portogallo. Molti attendevano il miracolo preannunciato. Quando la Madonna apparve, la pioggia cessò. Chiese nuovamente ai tre pastorelli l'edificazione di una cappella e la recita del santo rosario per far terminare la guerra in corso. Insieme con la Madonna, questa volta i tre veggenti videro anche diverse immagini : san Giuseppe e Gesù bambino, poi la Vergine nelle vesti di Addolorata, Gesù con la croce e la corona di spine, infine la sola Vergine nelle vesti della Madonna del Carmelo.
Quando terminò l'apparizione ai pastorelli, iniziò il "miracolo del sole".
Il sole cominciò a girare, cambiando colore, a diventare più grande e infuocato, a dare l'impressione di "cadere" verso la folla, fermandosi e tornando infine al suo posto, riacquistando la sua forma normale. Tutti i presenti videro il fenomeno ed alcuni, venuti per sbugiardare i veggenti, si convertirono.
Terminato il miracolo, i presenti si stupirono di essere del tutto asciutti, dopo essere stati bagnati a lungo dalla pioggia.
Che cosa accadde dopo ...
Francesco Marto, ammalatosi nel 1918 durante l'epidemia di influenza "spagnola", morì il 4 aprile del 1919, assistito da Lucia e dai suoi famigliari.
Giacinta Marto ammalatasi anch'essa di influenza, guarì. Fu poi colpita da una pleurite purulenta e ne morì il 20 febbraio 1920, in ospedale a Lisbona, dopo un lungo patire, da lei offerto "per la salvezza dei peccatori", lontana dal conforto dei famigliari.
Lucia prese i voti religiosi (1928) a Oporto, presso un collegio retto dalle suore di santa Dorotea, quindi si trasferì a Coimbra nel 1948 entrando nell'ordine del Carmelo di Santa Teresa.
Ebbe ancora incontri con la Madonna, come il 10 dicembre 1925, quando le venne comunicata la "Grande Promessa" legata alla devozione dei primi cinque sabati del mese.
"Guarda figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati in ogni momento Mi configgono con bestemmie e ingratitudini. Almeno tu vedi di consolarMi, e dì che tutti coloro che per cinque mesi, il primo sabato, si confesseranno, ricevendo la santa Comunione, reciteranno un rosario e Mi faranno compagnia per quindici minuti, meditando i quindici misteri del Rosario con l'intenzione di alleviare la mia pena, Io prometto di assisterli nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza delle anime"
Il 13 giugno 1929 a Tuy, la Vergine le apparve nuovamente e le raccomandò di inviare una lettera al papa, con la richiesta di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato.
Lucia morì il 13 febbraio 2005.
Francesco e Giacinta Marto furono beatificati da Papa Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000 e canonizzati da Papa Francesco il 13 maggio 2017, nel centenario delle apparizioni.
I corpi dei tre veggenti sono tumulati nel Santuario eretto a Fatima presso il luogo delle apparizioni.
La Chiesa e Fatima
Nel 1919 fu istituita dal vescovo di Leiria-Fatima una commissione col compito di studiare il caso di Fatima. Nel 1930 il vescovo, con il consenso del papa Pio XI, annunciò i risultati della commissione e dichiarò autentici i fatti di Fatima e degne di credenza le visioni dei bambini. Quindi fu ufficialmente consentito il culto della Madonna di Fatima.
Nel 1942, il papa Pio XII consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria. Nel 1952 affidò "tutta la popolazione di Russia al suo cuore immacolato". Né in un caso, né nell'altro fu seguita alla lettera la richiesta della Madonna, che chiedeva una consacrazione della Russia compiuta con il concorso di tutti i vescovi del mondo.
Il 4 maggio 1944 fu istituita la Festa del Cuore Immacolato di Maria e nel 1946, davanti a tutti i vescovi del Portogallo e ad una folla di 600.000 persone, Madonna di Fatima fu incoronata “Regina del mondo”.
Si recarono a Fatima tutti gli ultimi papi: papa Paolo VI (1967), papa Giovanni Paolo II (1982, 1991 e 2000), papa Benedetto XVI (2010) e papa Francesco (2017).
Prima parte del segreto
La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.
Seconda parte del segreto
In seguito alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bontà e tristezza:
— Avete visto l'inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un'altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.
Terza parte del segreto
Si parla comunemente di "terzo segreto", ma in realtà i veggenti parlavano di un unico segreto composto di tre parti, comunicato dalla Vergine durante la terza apparizione (luglio 1917),
la visione dell'inferno (prima parte), la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato (seconda parte), ed infine la terza parte, resa nota per volontà del papa Giovanni Paolo II nell'anno 2000.
Suor Lucia dos Santos scrisse il testo del terzo Segreto nel 1944, lo consegnò al vescovo di Leiria-Fatima, fu inviato a Roma nel 1957. Le indicazioni della Madonna prevedevano che fosse reso pubblico entro l'anno 1960, sotto il Pontificato di Giovanni XXIII. Questo però non avvenne, per decisione del papa in carica e dei suoi successori.
Eccone il testo :
Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.
Qui i testi delle tre parti del segreto corredati dalle copie della lettera autografa di Suor Lucia.
2018-10-16