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In questo ciclo di articoli trattiamo dei miracoli eucaristici che Dio ha operato in Polonia, nazione a noi molto vicina sotto diversi aspetti.
In questa terza parte diamo uno sguardo agli avvenimenti meno recenti.
youtube.pl/mikaelfilms
Nel corso della storia sono numerosi i casi in cui Dio ha voluto rafforzare la nostra fede nel mistero della transustanziazione che avviene sull'altare, dalla semplice ostia di pane al vero Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, sollevando il velo che separa tale realtà dalla percezione dei nostri sensi.
Raccontiamo solamente gli avvenimenti per i quali la Chiesa ha riconosciuto l'autenticità del miracolo. Negli ultimi ottocento anni, in Polonia si sono verificati almeno 8 eventi di questo genere.
Qui il primo articolo sui miracoli eucaristici in Polonia
Qui il secondo articolo sui miracoli eucaristici in Polonia
Pozzo sotto al Santuario del SS Sangue del Signore Gesù a Poznań
Miracoli eucaristici del passato, in Polonia
Dubno, 1867:
Il fatto avvenne in un momento molto difficile per i polacchi, poco dopo la rivolta del gennaio 1864, al tempo delle Spartizioni. La Chiesa cattolica, nei territori amministrati dai russi, sperimentava una dura persecuzione: sciolti gli ordini religiosi e confiscati tutti i beni ecclesiastici, proibite le cerimonie religiose pubbliche, chiuse tutte le chiese Unite (quelle dei fedeli ortodossi passati alla Chiesa Cattolica), lo zar aveva interrotto i rapporti con Papa Pio IX e la Santa Sede. L'uso della lingua polacca era proibito nella vita pubblica. Furono chiuse tutte le istituzioni polacche e confiscate tutte le proprietà terriere. I nomi dei luoghi furono tradotti in russo.
A San Pietroburgo fu istituito un collegio canonico per sostituire il Papa come governatore della chiesa. Vescovi, monaci e preti polacchi erano in grande opposizione alle decisioni di questo collegio. Molti di loro pagarono per questo e furono esiliati in Siberia. Il coraggio del clero fu un esempio per i fedeli per perseverare nella fede e nella fedeltà al Santo Padre. Tuttavia, molti cattolici, si piegarono all'occupante e lo scisma nella Chiesa divenne un dato di fatto.
Il 5 febbraio 1867, nel piccolo villaggio di Dubna, nella regione della Volinia,
che oggi appartiene territorialmente all'Ucraina, gli abitanti avevano organizzato una adorazione eucaristica di quaranta ore. Durante la preghiera dall'ostia si diffuse un bagliore soprannaturale.
Sull'ostia apparve il volto di Gesù. La visione durò per tutto il tempo dell'adorazione e tutti i presenti testimoniarono l'accaduto in modo concorde.
Ai fedeli fu proibito di parlare di quel fatto, con la minaccia di chiudere la chiesa.
Tuttavia, la notizia del miracolo giunse in tutta la Polonia e questo luogo è noto ancora oggi.
Fonti: sito polacco adonai.pl
sito polacco della parrocchia di Dubno
sito polacco www.swzygmunt.knc.pl
Jankowice Rybnickie, 1433:
Nel 1433, mentre perdurava in Slesia il conflitto con gli ussiti, un sacerdote di nome Walenty, cavalcava con il Santissimo Sacramento per portare i Sacramenti ad un contadino in punto di morte. Decise di allungare la strada per evitare le milizie hussite. Sfortunatamente, li incontrò nella foresta, vicino a Bijasowice. Iniziò a correre, ma fu raggiunto, venne denudato e appeso ad un albero. Anni dopo, un giovane monaco - Paulin - ritornava nella zona dell'ex villaggio, che non esiste più. Era il figlio di quell'uomo morente da cui si stava recando il prete ucciso. Gli venne detto che c'era una quercia nella foresta abitata da api aggressive e che di notte emetteva luce. Il monaco riconobbe questo posto dai suoi ricordi d'infanzia.
Arrivato all'albero, mise la mano nella cavità ed estrasse un grande favo di miele con all'interno un'ostia intatta, degli oli sacri e patene.
Venne costruita lì la chiesa del Corpus Domini.
Bisztynek, 1400:
Il vescovo Henryk Sorbom si recò al villaggio di Warmian nel 1400 per consacrare una chiesa di nuova costruzione. Durante la Messa, uno dei sacerdoti concelebranti iniziò a chiedersi se l'ostia effettivamente si trasformasse nel Corpo di Cristo e cominciò a dubitare. In quel momento, mentre il vescovo sollevava l'ostia, da essa cominciò a fluire del sangue che macchiò il corporale. Tutti furono presi dalla paura e il vescovo ordinò una preghiera comune. Il materiale fu inviato a Roma per la ricerca, da dove non è più tornato. Tuttavia, il ricordo del miracolo rimase vivo nel villaggio, il quale in diverse occasioni venne miracolosamente salvato. Oggi, del luogo in cui avvenne il miracolo, rimane solamente un frammento di legno dell'altare con una croce, mentre tutta la chiesa è andata perduta a causa di un incendio.
Cracovia. 1345:
Correva l'anno 1345. Alla vigilia della festa del Corpus Domini dei ladri si introdussero nella chiesa di Ognissanti. Dopo aver forzato il tabernacolo si impossessarono del ciborio con le ostie consacrate. Accortisi che non si trattava di un oggetto costituito da materiale prezioso, lo abbandonarono fuori dalla città. Per tre notti consecutive, la gente vide un bagliore luminoso in questo luogo. Temevano trattarsi di un segno infausto, quindi il vescovo locale ordinò un digiuno. Un po' di tempo dopo si scoprì la presenza del ciborio con le ostie, nel fango. Venne svolta una celebrazione riparatoria nella cattedrale di Cracovia, e il re Casimiro il Grande ordinò la costruzione della Chiesa del Corpus Domini in questo luogo. Oggi quel luogo è inglobato nella città di Cracovia; si tratta del quartiere "Kazimierz" (Casimiro).
Głotowo, 1290:
Durante l'invasione di lituani e prussiani nei territori orientali della Polonia, il parroco di Dobre Miasto decise di nascondere il ciborio pieno di ostie consacrate, seppellendolo nel terreno. Alcuni anni dopo, nel 1290, un contadino lo scoperse, arando il terreno. I buoi che tiravano l'aratro si fermarono. Una luce cominciò a brillare da una zolla di terra, al punto che, nonostante fosse sera, si fece chiaro tutto intorno. C'era un'ostia candida intatta nel calice. Da tutta la regione iniziarono ad accorrere fedeli. Il vescovo decise di portare il ciborio nella chiesa locale con una processione solenne. Tuttavia, il ciborio scomparve e apparve di nuovo sul campo. Questo segno fu interpretato come una richiesta di Dio di costruire una chiesa in quel luogo.
Fonti: sito della parrocchia di Tarnawiec
Poznań, 1399:
Era la festa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, il 15 agosto 1399, quando una povera vedova, insieme con la figlia, fu convinta da alcune persone a rubare tre ostie in una chiesa retta dai frati domenicani, con la promessa di corrisponderle un lauto compenso.
I committenti si riunirono in un seminterrato e presero a incidere le ostie con dei coltelli: cominciò ad uscire da esse una grande quantità di sangue. Terrorizzati, decisero di affogare le ostie nel pozzo, ma queste galleggiarono sull'acqua. Poi le avvolsero in uno scialle e le portarono presso il fiume Warta, per seppellirle nel terreno. Le ostie però uscirono dalla terra ed i sacrileghi, presi da grande paura fuggirono. Le ostie furono ritrovate dal figlio di un pastore il quale avvertì un sacerdote. In quel luogo venne costruita una cappella di legno.
Alcuni anni dopo, per iniziativa del re Władysław Jagiełło, venne costruita in quel luogo la chiesa del Corpus Domini ed il monastero dei carmelitani.
Nel 1668 il re Jan Kazimierz emise un decreto, approvato successivamente (1702) dal vescovo di Poznań, Mikołaj Święcicki, per la costruzione di un'altra chiesa, intitolata al Santo Sangue di Gesù, sulle rovine del palazzo in via Świdwów-Szamotulskich, in cui era avvenuta la profanazione.
Il fatto della profanazione e il miracolo eucaristico sono riportati nelle fonti storiche, tra cui negli Annali di Jan Długosz (1466).
Fonti: sito del Santuario del Santo Sangue di Gesù a Poznań
sito polacco deon.pl
sito polacco misyjne.pl
2018-12-16