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Il santuario della Madonna Nera di Częstochowa
Nel cuore dell'Europa ogni anno si rinnova uno degli eventi di fede più ricchi di storia e di partecipazione popolare: il pellegrinaggio al santuario della Madonna Nera  
 
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Il Santuario di Jasna Góra

Częstochowa è una cittadina della Slesia di oltre 200 mila abitanti, situata a circa 110 Km da Cracovia e 235 Km da Varsavia, la capitale della Polonia.  
 
È famosa per un grande santuario, cuore dei cattolici polacchi, che ospita un quadro miracoloso della Vergine Maria, Regina della Polonia.  
 
Il santuario, costruito sulla collina chiamata Jasna Góra, risale al 1382. Il 16 aprile 1430 fu attaccato da gruppi di Ussiti che lo depredarono e, a colpi d'ascia, danneggiarono gravemente il quadro della Madonna Nera in esso custodito, sfregiando il volto della Vergine.  
 
Il fatto storico, che fece di Jasna Góra il simbolo della nazione polacca e il suo cuore pulsante, avvenne in occasione dell'invasione svedese (chiamata dai polacchi "diluvio") tra il 1655 e il 1660, durante il regno del re Jan II Kazimierz.  
 
Il 18 novembre 1655 le truppe svedesi inviate dal re di Svezia, Carlo X Gustavo, dopo aver conquistato rapidamente quasi tutto il territorio polacco, erano giunte presso Jasna Góra, mentre il re polacco si rifugiava a Opole.  
 
Con 3000 soldati gli svedesi iniziarono l'assedio del monastero, difeso da una guarnigione composta da 160 uomini, soprattutto contadini, comandata dal priore dell'ordine dei Paolini, Augustyn Kordecki.  
 
Mentre dentro il santuario si pregava, si portava in processione l'Eucaristia e si cantavano inni religiosi, gli assedianti trovavano sempre nuovi ostacoli nell'avere la meglio sui difensori.  
 
Tra le file dei polacchi si facevano sempre più forti le voci di coloro che erano propensi alla resa per aver salva la vita. Con queste parole il priore fece animo ai difensori del santuario: "Quale fede è la nostra, quale amore, quale riconoscenza a Dio così generoso con noi, se un così piccolo danno alle comodità terrene riesce a farci deviare dalla guardia e dalla protezione di questo scrigno di tesori celesti del Re eterno?! Consideriamo quaggiù sia incomparabilmente più prudente difendere l'integrità della Casa di Dio, la Santa Fede e, nello stesso tempo, la nostra stessa libertà, che perdere tutto e a causa di ciò andarcene all’esilio della dannazione eterna".  
 
Dopo oltre un mese di attacchi infruttuosi, e dopo un attacco violentissimo sferrato proprio nel giorno di Natale, nella notte tra il 26 e il 27 dicembre, l'esercito svedese si ritirò.  
 
Questo fatto, ritenuto da molti miracoloso - dato il forte squilibrio delle forze in campo - riempì di entusiasmo il cuore dei polacchi che ripresero in tutto il Paese a combattere l'esercito svedese fino alla liberazione e alla firma del trattato di Oliwa (3 maggio 1660) che mise fine alla minaccia svedese.  
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January Suchodolski - La difesa di Jasna Góra nel 1655

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Il quadro della Madonna Nera di Częstochowa

Il quadro della Madonna Nera viene celato da una lastra di metallo intarsiato, che viene sollevata - accompagnata dal suono delle trombe - in alcune ore della giornata: è la Regina della Polonia che concede udienza ai pellegrini.  
Nel video qui sotto, potete assistere anche voi a questo significativo momento.  
Si calcola che ogni anno il santuario di Jasna Góra sia visitato da oltre 4 milioni di pellegrini.  
 
Particolarmente significativi sono i pellegrinaggi a piedi che partono durante i mesi estivi da molte città polacche, lungo oltre 50 percorsi, convergenti verso Częstochowa.  
 
Queste immagini illustrano questo grande evento di fede popolare. In coda mostriamo anche quelle che ritraggono un pellegrino d'eccezione: Papa Giovanni Paolo II.  
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2019-12-01
 
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