Raffaello, La disputa del SS. Sacramento, Vaticano
Pange, lingua, gloriósi
Córporis mystérium, Sanguinisque pretiosi, Quem in mundi pretium Fructus ventris generosi Rex effudit gentium. |
Canta, o mia lingua,
il mistero del Corpo glorioso e del Sangue prezioso che il Re delle nazioni, frutto benedetto di un grembo generoso, sparse per il riscatto del mondo. |
Nobis datus, nobis natus
Ex intacta Virgine, Et in mundo conversatus, Sparso verbi semine, Sui moras incolatus Miro clausit ordine. |
Si è dato a noi, nascendo per noi
da una Vergine purissima, visse nel mondo spargendo il seme della sua parola e chiuse in modo mirabile il tempo della sua dimora quaggiù. |
In supremæ nocte cenæ
recumbens cum fratribus, observata lege plene cibis in legalibus Cibum turbæ duodenæ se dat suis manibus. |
Nella notte dell'Ultima Cena,
sedendo a mensa con i suoi fratelli, dopo aver osservato pienamente le prescrizioni della legge, si diede in cibo agli apostoli con le proprie mani. |
Verbum caro, panem verum
verbo carnem efficit: fitque sanguis Christi merum, et si sensus deficit, ad firmandum cor sincerum sola fides sufficit. |
Il Verbo fatto carne cambia con la sua parola
il pane vero nella Sua carne e il vino nel Suo sangue, e se i sensi vengono meno, la fede basta per rassicurare un cuore sincero. |
Tantum ergo sacramentum
veneremur cernui, et antiquum documentum novo cedat ritui; præstet fides supplementum sensuum defectui. |
Adoriamo, dunque, prostrati
un sì gran sacramento; l'antica legge ceda alla nuova, e la fede supplisca al difetto dei nostri sensi. |
Genitori Genitoque
laus et iubilatio, salus, honor, virtus quoque sit et benedictio; Procedenti ab utroque compar sit laudatio. Amen. |
Gloria e lode, salute, onore, potenza e benedizione al Padre e al Figlio: pari lode sia allo Spirito Santo, che procede da entrambi. Amen. |