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Ha dedicato la sua vita a combattere l'eresia
8 fatti su Sant'Ilario di Poitier  
 
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Sant'Ilario di Poitiers

 

Ha dedicato la sua vita a combattere l'eresia

 
Sant'Ilario dedicò tutta la sua vita alla lotta contro le eresie, soprattutto l'arianesimo, che affliggevano la Chiesa nel IV secolo.  
 
L'errore dell'arianesimo negava la divinità di Cristo, tagliando così di fatto le radici del cristianesimo.  
 
Santo Ilario si oppose molto efficacemente a questa eresia. Ecco perché vale la pena imparare da lui, soprattutto in tempi in cui si ravvivano vecchi incubi della Chiesa e ne nascono di nuovi.  
 
La memoria di Sant'Ilario nella Chiesa cattolica si festeggia il 13 gennaio.  
 
1.Cercò la verità e così trovò Cristo  
 
Ilario nacque intorno al 310 d.C. a Poitiers, una città nell'attuale Francia. Ricevette una solida educazione incentrata sull'arte della scrittura e del discorso.  
 
I suoi genitori avevano una notevole ricchezza, ma non erano cristiani. Nei suoi scritti Ilario ricorda di aver intrapreso lui stesso un cammino di ricerca della verità, che portò gradualmente «a conoscere Dio Creatore e Dio Incarnato, morto per donarci la vita eterna». Fu battezzato nell'anno 345.  
 
2. Ilario, vescovo di Poitiers  
 
Ilario dovette essere profondamente religioso perché fu eletto vescovo della sua città natale nel 353.  
 
Poco dopo aver assunto l'episcopato, Ilario scrisse la sua prima opera, il "Commento al Vangelo di Matteo", che allora costituiva il testo base dei raduni cristiani. Questo è il più antico commento in latino a questo Vangelo giunto fino ai giorni nostri.  
 
3. Lottò decisamente contro l'eresia  
 
Ai tempi in cui visse Ilario, la Chiesa era oppressa dall'eresia dell'arianesimo. Essa era così diffusa che al sinodo dei vescovi di Milano (355) dominavano i vescovi ariani.  
 
Essi decisero di condannare Sant'Atanasio di Alessandria, che difendeva con zelo la verità sulla natura divina di Cristo.  
 
Ilario si rifiutò di firmare il documento che condannava Atanasio. Si oppose fermamente all'eresia ariana anche nel sinodo di Beziers in Gallia (356) - il cosiddetto "Sinodo dei falsi apostoli".  
 
Tuttavia, l'imperatore Costanzo, che sosteneva gli ariani, condannò Ilario all'esilio in Frigia (zona occidentale dell'odierna Turchia).  
 
4.Ilario e la sua grande opera "Sulla Trinità"  
 
Il vescovo Ilario sopportò le difficoltà dell'esilio per quattro anni. Usò questo tempo molto diligentemente. Studiò prima gli scritti dei Padri della Chiesa riguardanti la Santissima Trinità, e poi scrisse una grande opera teologica contenuta in 12 libri "Sulla Trinità".  
 
Con quest'opera si può dire che abbia "messo KO" l'eresia ariana. In "Sulla Trinità", Ilario dimostra chiaramente che le Sacre Scritture confermano in modo evidente la divinità del Figlio e la sua uguaglianza con il Padre.  
 
Ciò è presentato con chiarezza non solo nel Nuovo Testamento, ma anche in molte pagine dell'Antico Testamento, dove il mistero di Cristo è già rivelato.  
 
5. Il flagello di Dio contro le eresie  
 
Sant'Ilario combatté altre eresie con la stessa efficacia dell'arianesimo. Si oppose all'apostasia dei monarchi che negavano il Figlio eternamente generato. Mise anche in dubbio l'eresia diffusa dagli Homousiani.  
 
Essi affermavano che Cristo non è consostanziale al Padre, ma solo simile a lui, quindi Gesù non sarebbe uguale a Dio Padre.  
 
Fortunatamente questo è un pensiero sbagliato che, grazie alla lotta perseverante di Sant'Ilario, presto crollò.  
 
6.Difensore della Gallia  
 
Sant'Ilario fu chiamato il "Difensore della Gallia" perché la salvò dall'eresia dell'arianesimo. Su sua richiesta, nel 360 si tenne a Parigi un sinodo dei vescovi. In questo sinodo, i vescovi della Gallia adottarono la professione di fede ortodossa stabilita dal Concilio di Nicea nel 325. Pertanto, alcuni secoli dopo, la Francia poté costruire la sua Chiesa su solide basi.  
 
7.Dottore della Chiesa  
 
Santo Ilario morì nel 367 e fu il primo discepolo della Chiesa ad essere dichiarato santo non per il suo martirio, ma per il pieno sacrificio della sua vita di pastore fedele, il quale servì con grande devozione la comunità della Chiesa affidatagli da Dio e combatté contro eresie.  
 
Nel 1851 il Beato Pio IX proclamò Sant'Ilario dottore della Chiesa. La sua memoria liturgica si celebra il 13 gennaio.  
 
8.La forza della fede nella Santissima Trinità  
 
La preghiera riportata nel frammento finale del trattato "Sulla Trinità" è il testamento di Sant'Ilario per le future generazioni di cattolici, e quindi per noi, e presenta perfettamente la nostra fede nella Santissima Trinità:  
 
“Rendimi, Signore, sempre fedele a ciò che ho confessato nel simbolo della mia rinascita quando sono stato battezzato nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Affinché io possa glorificare Te, nostro Padre, e con Te, tuo Figlio. E affinché possa meritare il dono del tuo Santo Spirito, che viene da Te attraverso il tuo Unigenito. Amen".  
 
Adam Białous  
 
 
Fonte  
 
 
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Su Sant'Ilario di Poitier abbiamo già pubblicato il ritratto fattone da Papa Benedetto XVI. Vedi qui.  
 
 
 
2024-01-13
Autore : Adam Białous Fonte : Polonia Christiana - pch24.pl
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