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Apparizioni della Madonna a Roma, alle Tre Fontane / 3
I sogni premonitori del veggente Bruno Cornacchiola / parte terza
I sogni premonitori di Bruno Cornacchiola
28 novembre 1964
«Il mondo che si rivoltava contro il Papa e gridava: "A morte". La schiera di Arditi forma attorno al Papa un cerchio e, con crocifìssi e rosari in mano, in coro pregavano. La gente rideva, ma quando si azzardavano ad avvicinarsi cadevano fulminati all’indietro. Il Papa in mezzo a noi in piedi che benediceva tutto, gridando: ‘È ora che vi convertiate, questo è il miracolo, siamo all’ultimo atto del dramma umano, convertitevi!’»
9 marzo 1966
«Questa notte ho sognato che molta gente veniva decapitata, ognuno dalla propria madre. Anche a me toccò il turno e pensavo che mamma mia era deceduta da molto tempo e che me la sarei scampata. Ma all’improvviso mi sento chiamare dal boia e mi trascina vicino a un ceppo e vedo mamma mia con un lungo coltello nelle mani. Senza dirmi una parola, mi prende per i capelli e zac sento la lama entrare nelle carni, attendevo che la testa mi si staccasse, ma con la ferita aperta sento ancora la lama entrare nelle carni. Col dolore mi desto».
12 maggio 1967
«La visione d’oggi è stata terribile. Ho visto molta gente cadere in una pozza di sangue, gridare aiuto, e la gente, che passava vicino, ridere senza badare a chi, per via, era scannato, come un abbacchio offerto in olocausto. Una voce gridava: ‘Ecco, viene la miseria sulla Terra, la morte farà cadere molti nel proprio sangue, pentitevi e pregate affinché siate soccorsi dalla mano potente di Dio!’»
11 marzo 1970
«Che nottata brutta ho passato. Un sogno mi ha tenuto in apprensione tutta la notte. Il Papa circondato da cardinali e vescovi che gridavano verso di lui dicendogli parole rivoluzionarie: ‘Non vogliamo vivere una vita imposta, ma liberi e praticare la religione a nostro piacere e sistema locale’. Il Papa gridava piangendo: ‘No, non è possibile sostituire con culti pagani il culto di Cristo, la Chiesa ha lottato molto per abbattere l’ateismo e l’idolatria’. Il Papa viene preso e scaraventato dentro un pozzo».
21 gennaio 1975
«Sogni, sempre sogni, è un periodo di tempo che non faccio altro che sognare il Papa che fugge: non Paolo VI, ma un altro. Lo aiuto e il mondo salta in aria; sangue, molto sangue, che sembra melma e molti restano presi come se fosse pece, restano attaccati. Molti sacerdoti e suore in piazza San Pietro squartati»
27 marzo 1977
«Morti, carceri, flagellazioni e dolori, tanti morti, tanto sangue per le strade, tutti contro i cristiani che credono e amano i tre Punti bianchi: l’Eucaristia, l’Immacolata e il Papa. Chi non rinnegava questi tre Punti veniva preso e fatto soffrire e ucciso. Questo ho visto in sogno e questo mi ha fatto molta impressione».
25 aprile 1984
«Questa notte ho vissuto gli ultimi giorni del mondo: il diluvio, Sodoma, Gomorra messi assieme, e gli ultimi giorni di Pompei uniti non sono nulla in confronto a quello che ho visto!»
1 gennaio 1985
«Mi sento trasportare (tutto il corpo) nel centro di Roma, e precisamente in piazza Venezia. Lì c’era radunata molta gente che gridava: ‘Vendetta! Vendetta! Tremenda vendetta!’; molti morti erano sulla piazza, e nelle altre piazze adiacenti e nelle vie. Molto sangue scorreva: ma io vedevo anche molto sangue - pur stando a piazza Venezia - sull’asfalto in tutto il mondo (perché da piazza Venezia mi era presente - internamente o esternamente, non so) tutto il mondo, tutto imbrattato di sangue! Improvvisamente, tutta quella gente che gridava ‘Vendetta, vendetta, tremenda vendetta’ si mette a gridare: ‘Tutti a San Pietro! Tutti a San Pietro!’; così anch’io, tra la folla, venivo sospinto verso San Pietro; e si percorreva, tutti stretti, il corso Vittorio Emanuele, e tutti - come un canto di odio e rabbia - continuavano a gridare: ‘Vendetta!’»
Insieme a questo grido, Bruno udiva un’altra parola, scandita furiosamente: Bezboznik, che in russo, come scoprì successivamente, significa ‘senza Dio’: «Si arriva su via della Conciliazione, e da lontano vedo la chiesa di San Pietro - in fondo alla via della Conciliazione -e mi metto con le spalle addosso a un muro di un fabbricato dove già nel 1950 vedevo San Pietro da lontano e il Papa Pio XII che, dalla loggia, proclamava il dogma dell’assunzione al Cielo della Vergine Maria! Allora prego per tutti, per tutta quella gente che gridava ‘vendetta’ e andava verso la piazza. Improvvisamente sento una voce che mi dice (però non era la voce della Vergine): ‘Non sostare lì: vai nella piazza anche tu!’ A questo punto lascio quel posto e vado verso la piazza».
Sul piazzale all’interno del colonnato c’erano il Papa, cardinali, vescovi, sacerdoti e religiosi:
«Tutti piangevano. Meraviglia: erano scalzi e, con un fazzoletto bianco nella mano destra, si asciugavano le lacrime, gli occhi; e avevano (lo vedevo bene), nella mano sinistra, della cenere. Io guardo e sento dentro di me un gran dolore e mi domando: ‘Ma perché, Signore, tutto questo? Perché?’ Una voce sento che grida: ‘Lutto! Grande lutto! Pregate perché venga l’aiuto dal Cielo!’; e questa era la voce della Vergine: ‘Fate penitenza! Pregate! Penitenza!’ Poi ripete per tre volte: ‘Pregate! Pregate! Pregate! Penitenza! Penitenza! Penitenza! Essi piangono perché non possono più trattenere e arginare il male che dilaga nel cuore e nello spirito dell’uomo nel mondo! L’uomo deve ritornare al Dio vero!’; poi fa: ‘Al Dio santo; e non discutere quale Dio!’ Allora sento un altro grido più forte, che dice: ‘Io sono!’ (che non era più la voce della Vergine). Poi la Vergine riprende di nuovo a parlare: ‘L’uomo deve umiliarsi e ubbidire alla legge di Dio, e non cercare altra legge che allontana da Dio! Come si deve vivere? La mia Chiesa (e qui cambia voce) è una: e voi ne avete fatte tante! La mia Chiesa è santa: e voi l’avete dissantifìcata! La mia Chiesa è cattolica: è per tutti gli uomini di buona volontà che accettano e vivono i sacramenti! La mia Chiesa è apostolica: insegnate la via della verità e avrete e darete la vita e la pace al mondo! Ubbidite, umiliatevi, fate penitenza e avrete la pace!’»
8 febbraio 1986
«Quanta sofferenza nel vedere tanti morti nel cimitero Verano, casse in fila di due o tre una sopra l’altra a centinaia che attendevano di essere sepolte o messe dentro una tomba. Si pregava e invocava il Signore per la Vergine Maria, perché venissero in aiuto ai defunti. Sento una voce che dice: ‘Questo è segno che molti uomini, per colpa di uomini, morranno’».
3 giugno 1986
«È un sogno, ma quel che ho visto mi ha fatto tremare. Il mondo coinvolto in una guerra atomica e la gente cadeva morta, le piante seccavano e gli animali come l’uomo. Desolazione, si gridava!»
21 settembre 1988
«Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta a un ammasso di rovine».
1 gennaio 1990
«Gli uomini di Dio, coloro che sono chiamati a salvare gli uomini, incontreranno degli impedimenti per compiere il proprio dovere; e non parleranno di Dio, di Gesù Cristo, né dello Spirito Santo. Non potranno parlare neppure di me, che sono vera Madre di Dio, vera Sposa di Dio, vera Figlia di Dio. Saranno impediti; e non potranno parlare dei sacramenti, né dei sacramentali. Coloro che parleranno di queste cose saranno martirizzati, moralmente e fisicamente, e diventeranno veri confessori di Gesù Cristo».
31 dicembre 1990
«Tutti parlano di guerra e di pace. La guerra, figlio mio, non è finita, perché quella locale si estenderà sulla Terra e se non vi convertirete — devo dirvi una cosa molto grave — perirete tutti. Sì, verrà l’euforia della pace, ma è una preparazione per un’altra guerra distruggitrice, affinché gli uomini aprano gli occhi dello spirito per la conversione dei cuori, conversione d’amore. È questa conversione che porta la vera e duratura pace agli uomini che amano e perdonano con amore».
17 luglio 1992
«Quale tragedia ci sarà su questa Terra. Questa notte ho visto uomini e donne che si scagliavano contro altri uomini e altre donne e sangue che scorreva in terra come acqua».
9 maggio 1993
«Ancora sangue in terra vedo e tutti trucidati e fatti a pezzi» e l’ispirazione per questa poesia intitolata "La profezia"
«Piazza San Pietro stracolma di gente / sul sagrato, c’è il Papa e cardinali, / vescovi, religiosi come niente, / preti in borghese come criminali! / Il Papa parla, non stanno in ascolto: / ‘Figli miei è giunto il momento / di elevare i cuori e sia accolto / da Dio il nostro vero pentimento’. / Tutti ridono e alzano le mani / dondolando gridano: ‘Or ci siamo’, / scandali a San Pietro sono immani! / Il Papa piange, grida: ‘Non ci amiamo, / la salvezza la teniamo ben lontano, / fuori dalla Chiesa non ci salviamo!’»
30 agosto 1993
«Ho sognato che una squadra di delinquenti voleva prendere d’assalto San Pietro mettendo cariche di dinamite. Io li pregavo di non farlo, ma essi mi prendono e mi legano sopra una mina e dovevo saltare con quella. Pregavo, imploravo: niente. Vengo liberato dalla Vergine e vado dal Papa per dirgli il pericolo che sta passando. Tutti ridono, nella stanza c’erano cardinali».
16 dicembre 1995
«Si sta preparando un qualcosa di grave contro coloro che seguono Cristo, altro che olocausto, saranno schiacciati e scacciati per colpa di coloro che hanno occhi e non vedono, orecchie e non sentono, bocca e non parlano e lasciano fare al male di fare il male».
26 gennaio 1996
«Quanti sogni si fanno. Questa notte ho visto San Pietro, la basilica, andare a fuoco, e dico: ‘Perché brucia?’ Una voce dice: ‘E fuoco purificatore per far comprendere che è l’unica forza di vita e d’amore e non lo comprendono; Dio purifica ogni cosa proprio per far capire a tutti la via della verità per la vita’. Madre cara, eri tu quella voce, l’ho riconosciuta».
6 marzo 1996
«Notte tremenda piena di paura, sogni macabri, morti, sangue, sangue, in ogni parte sangue. Quando vidi da piazza Venezia sangue e nel mondo sangue a San Pietro».
15 ottobre 1997
«Oggi ho rivissuto quel sogno in cui la Vergine mi porta a piazza Venezia e da lì vedevo tutto il mondo terrestre inzuppato di sangue, poi mi porta con la folla atea a San Pietro, c’è sul sagrato il Papa, cardinali, vescovi e sacerdoti, religiosi e religiose con un fazzoletto in mano e la cenere in un’altra, la cenere sulla testa e con il fazzoletto si asciugavano le lacrime. Quante sofferenze».
13 luglio 1998
«Questa notte ho sofferto molto in sogno. C’era la guerra e gli stranieri invadevano l’Italia».
21 luglio 1998
«Ho sognato che musulmani circondavano le chiese e chiudevano le porte e dai tetti gettavano benzina e davano fuoco, con dentro i fedeli in preghiera e tutto anche a fuoco». Ulteriori simili visioni di violenza gli ispirano, il 17 febbraio 1999, una riflessione anticipatrice degli accesi dibattiti dei nostri giorni:
«Ma perché gli uomini responsabili non vedono l’invasione dell’islam in Europa? Qual è il fine di queste invasioni? Non si ricordano più Lepanto? Oppure hanno dimenticato l’assedio di Vienna? Non si può vedere un’invasione pacifica quando uccidono nel loro Paese islamico coloro che si dichiarano cristiani o si convertono a Cristo. Non solo questo, ma non ti permettono di costruire chiese né far proseliti».
10 febbraio 2000
«Mi trovo con tutta la Sacri a San Pietro per l’acquisto delle indulgenze giubilari. Improvvisamente sentiamo un rimbombo d’una forte esplosione, poi delle grida: ‘A morte i cristiani!’ Una folla di barbari correva dentro la basilica, uccidendo chiunque incontrava. Grido alla Sacri: ‘Usciamo e facciamo muro davanti alla basilica’. Si va sul sagrato, tutti ci mettiamo in ginocchio con il santo rosario in mano e si prega la Vergine che venga con Gesù a salvarci. Tutta la piazza era colma di fedeli, sacerdoti, religiosi, religiose. I fedeli pregavano con noi. Le donne portavano il velo in testa nero o bianco; tutti i sacerdoti presenti con l’abito talare; i religiosi e religiose ognuno con il suo abito religioso; ai lati del sagrato, i vescovi erano a sinistra di chi guarda la chiesa, i cardinali a destra, e pregavano in ginocchio col viso a terra... improvvisamente la Vergine è lì presente con noi e dice: ‘Abbiate fede, non prevarranno’. Noi si piange dalla gioia e i persecutori escono, stavano per lanciarsi sopra di noi, ma una schiera di angeli ci circonda e i diabolici lasciano le loro armi a terra, spaventati molti scappano e altri si inginocchiano con noi dicendo: ‘La vostra fede è la vera, noi crediamo’. I cardinali e i vescovi si alzano e con un secchiello in mano pieno d’acqua battezzano i pagani, che erano inginocchiati, e tutti gridano: ‘Viva Maria, Vergine della Rivelazione, che ci ha mostrato Gesù il Verbo che ha salvato l’umanità’. Noi con la Vergine si continua a pregare e le campane di San Pietro suonano a festa, mentre esce il Papa».
3 marzo 2000
«Oggi ho avuto una visione molto brutta, che mi ha fatto piangere. Ho visto scorrere molto sangue in San Pietro, tutto il fuori con le scalinate e le colonne intorno e le due fontane. Ebbene, ho visto scolare il sangue e si gridava: ‘A morte i responsabili!’ Ho avuto una brutta sensazione per il Papa e altri».