La Sacra Bibbia ( edizione: CEI 2008 )
Cantico dei Cantici
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Cantico dei Cantici (Ct 6)
1 Dov’è andato il tuo amato, tu che sei bellissima tra le donne? Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato, perché lo cerchiamo con te?
2 L’amato mio è sceso nel suo giardino fra le aiuole di balsamo, a pascolare nei giardini e a cogliere gigli.
3 Io sono del mio amato e il mio amato è mio; egli pascola tra i gigli.
4 Tu sei bella, amica mia, come la città di Tirsa, incantevole come Gerusalemme, terribile come un vessillo di guerra.
5 Distogli da me i tuoi occhi, perché mi sconvolgono. Le tue chiome sono come un gregge di capre che scendono dal Gàlaad.
6 I tuoi denti come un gregge di pecore che risalgono dal bagno; tutte hanno gemelli, nessuna di loro è senza figli.
7 Come spicchio di melagrana è la tua tempia, dietro il tuo velo.
8 Siano pure sessanta le mogli del re, ottanta le concubine, innumerevoli le ragazze!
9 Ma unica è la mia colomba, il mio tutto, unica per sua madre, la preferita di colei che l’ha generata. La vedono le giovani e la dicono beata. Le regine e le concubine la coprono di lodi:
10 «Chi è costei che sorge come l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come un vessillo di guerra?».
11 Nel giardino dei noci io sono sceso, per vedere i germogli della valle e osservare se la vite metteva gemme e i melograni erano in fiore.
12 Senza che me ne accorgessi, il desiderio mi ha posto sul cocchio del principe del mio popolo.