La Sacra Bibbia ( edizione: CEI 2008 )
Genesi
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Genesi (Gn 48)
1 Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: «Ecco, tuo padre è malato!». Allora egli prese con sé i due figli Manasse ed Èfraim.
2 Fu riferita la cosa a Giacobbe: «Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te». Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere sul letto.
3 Giacobbe disse a Giuseppe: «Dio l’Onnipotente mi apparve a Luz, nella terra di Canaan, e mi benedisse
4 dicendomi: “Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò diventare un insieme di popoli e darò questa terra alla tua discendenza dopo di te, in possesso perenne”.
5 Ora i due figli che ti sono nati nella terra d’Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, li considero miei: Èfraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone.
6 Invece i figli che tu avrai generato dopo di essi apparterranno a te: saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredità.
7 Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, tua madre Rachele mi morì nella terra di Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Èfrata, e l’ho sepolta là lungo la strada di Èfrata, cioè Betlemme».
8 Israele vide i figli di Giuseppe e disse: «Chi sono questi?».
9 Giuseppe disse al padre: «Sono i figli che Dio mi ha dato qui». Riprese: «Portameli, perché io li benedica!».
10 Gli occhi d’Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva più distinguere. Giuseppe li avvicinò a lui, che li baciò e li abbracciò.
11 Israele disse a Giuseppe: «Io non pensavo più di vedere il tuo volto; ma ecco, Dio mi ha concesso di vedere anche la tua prole!».
12 Allora Giuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la faccia a terra.
13 Li prese tutti e due, Èfraim con la sua destra, alla sinistra d’Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra d’Israele, e li avvicinò a lui.
14 Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Èfraim, che pure era il più giovane, e la sua sinistra sul capo di Manasse, incrociando le braccia, benché Manasse fosse il primogenito.
15 E così benedisse Giuseppe: «Il Dio, alla cui presenza hanno camminato i miei padri, Abramo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino ad oggi,
16 l’angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi! Sia ricordato in essi il mio nome e il nome dei miei padri, Abramo e Isacco, e si moltiplichino in gran numero in mezzo alla terra!».
17 Giuseppe notò che il padre aveva posato la destra sul capo di Èfraim e ciò gli spiacque. Prese dunque la mano del padre per toglierla dal capo di Èfraim e porla sul capo di Manasse.
18 Disse al padre: «Non così, padre mio: è questo il primogenito, posa la destra sul suo capo!».
19 Ma il padre rifiutò e disse: «Lo so, figlio mio, lo so: anch’egli diventerà un popolo, anch’egli sarà grande, ma il suo fratello minore sarà più grande di lui, e la sua discendenza diventerà una moltitudine di nazioni».
20 E li benedisse in quel giorno: «Di te si servirà Israele per benedire, dicendo: “Dio ti renda come Èfraim e come Manasse!”». Così pose Èfraim prima di Manasse.
21 Quindi Israele disse a Giuseppe: «Ecco, io sto per morire, ma Dio sarà con voi e vi farà tornare alla terra dei vostri padri.
22 Quanto a me, io do a te, in più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei, con la spada e l’arco».