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home OK La Sacra Bibbia ( edizione: CEI 2008 )

Giosuè


 
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Giosuè    (Gs 10)



1 Quando Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato Ai e l’aveva votata allo sterminio e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re, e che quelli di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro, 2 ebbe grande paura, perché Gàbaon era grande come una delle città regali, ed era più grande di Ai e tutti i suoi uomini erano valorosi. 3 Allora Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, mandò questo messaggio a Oam, re di Ebron, a Piram, re di Iarmut, a Iafìa, re di Lachis e a Debir, re di Eglon: 4 «Venite ad aiutarmi per attaccare Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti». 5 Questi cinque re amorrei – il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon – con tutte le loro truppe si radunarono insieme, andarono ad accamparsi contro Gàbaon e le mossero guerra. 6 Gli uomini di Gàbaon inviarono allora questa richiesta a Giosuè, all’accampamento di Gàlgala: «Da’ una mano ai tuoi servi! Vieni presto da noi a salvarci e aiutaci, perché si sono alleati contro di noi tutti i re degli Amorrei, che abitano le montagne». 7 Allora Giosuè salì da Gàlgala con tutto l’esercito e i prodi guerrieri, 8 e il Signore gli disse: «Non aver paura di loro, perché li consegno in mano tua: nessuno di loro resisterà davanti a te». 9 Giosuè piombò su di loro all’improvviso, avendo marciato tutta la notte da Gàlgala. 10 Il Signore li disperse davanti a Israele e inflisse loro una grande sconfitta a Gàbaon, li inseguì sulla via della salita di Bet-Oron e li batté fino ad Azekà e a Makkedà. 11 Mentre essi fuggivano dinanzi a Israele ed erano alla discesa di Bet-Oron, il Signore lanciò dal cielo su di loro come grosse pietre fino ad Azekà e molti morirono. Morirono per le pietre della grandine più di quanti ne avessero uccisi gli Israeliti con la spada. 12 Quando il Signore consegnò gli Amorrei in mano agli Israeliti, Giosuè parlò al Signore e disse alla presenza d’Israele: «Férmati, sole, su Gàbaon, luna, sulla valle di Àialon». 13 Si fermò il sole e la luna rimase immobile finché il popolo non si vendicò dei nemici. Non è forse scritto nel libro del Giusto? Stette fermo il sole nel mezzo del cielo, non corse al tramonto un giorno intero. 14 Né prima né poi vi fu giorno come quello, in cui il Signore ascoltò la voce d’un uomo, perché il Signore combatteva per Israele. 15 Giosuè e tutto Israele ritornarono verso l’accampamento di Gàlgala. 16 Quei cinque re fuggirono e si nascosero nella grotta a Makkedà. 17 Fu riferito a Giosuè: «Sono stati trovati i cinque re, nascosti nella grotta a Makkedà». 18 Giosuè disse loro: «Rotolate grosse pietre contro l’entrata della grotta e appostate alcune sentinelle per sorvegliarli. 19 Voi però non fermatevi: continuate a inseguire i vostri nemici, attaccate la loro retroguardia e non lasciateli rientrare nelle loro città, perché il Signore, vostro Dio, li consegna nelle vostre mani». 20 Quando Giosuè e gli Israeliti ebbero finito di infliggere loro una sconfitta tanto grande da finirli, e i superstiti che erano loro sfuggiti ebbero raggiunto le loro fortezze, 21 tutto l’esercito ritornò sano e salvo all’accampamento di Makkedà presso Giosuè. Nessuno osò più muover lingua contro gli Israeliti. 22 Giosuè quindi ordinò: «Aprite l’ingresso della grotta e fatemi uscire dalla grotta quei cinque re». 23 Così fecero e gli condussero fuori dalla grotta quei cinque re: il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon. 24 Quando quei re furono fatti uscire dinanzi a Giosuè, egli convocò tutti gli Israeliti e disse agli ufficiali che avevano marciato con lui: «Avvicinatevi e ponete i vostri piedi sul collo di questi re!». Quelli si avvicinarono e posero i piedi sul loro collo. 25 Disse loro Giosuè: «Non temete e non spaventatevi! Coraggio, siate forti, perché così farà il Signore a tutti i nemici contro cui dovrete combattere». 26 Dopo di ciò, Giosuè li colpì e li fece morire e li fece appendere a cinque alberi. Vi rimasero appesi fino a sera. 27 All’ora del tramonto, per ordine di Giosuè, li calarono dagli alberi e li gettarono nella grotta dove si erano nascosti. All’ingresso della grotta posero grosse pietre, che sono lì ancora oggi. 28 Giosuè in quel giorno conquistò Makkedà: passò a fil di spada la città e il suo re, li votò allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite e trattò il re di Makkedà come aveva trattato il re di Gerico. 29 Da Makkedà Giosuè e tutto Israele passarono a Libna e l’attaccarono. 30 Il Signore consegnò anche questa città e il suo re nelle mani d’Israele, che la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa; non vi lasciò alcun superstite e trattò il suo re come aveva trattato il re di Gerico. 31 Da Libna Giosuè e tutto Israele passarono a Lachis, si accamparono contro di essa e l’attaccarono. 32 Il Signore consegnò Lachis nelle mani d’Israele: la conquistò il secondo giorno e la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Libna. 33 Allora Oram, re di Ghezer, andò in soccorso di Lachis. Giosuè batté lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcun superstite. 34 Da Lachis Giosuè e tutto Israele passarono a Eglon, si accamparono contro di essa e l’attaccarono. 35 La presero quello stesso giorno e la passarono a fil di spada, votando allo sterminio ogni essere vivente che era in essa, come avevano fatto a Lachis. 36 Da Eglon Giosuè e tutto Israele salirono a Ebron e l’attaccarono. 37 Presero e passarono a fil di spada la città, il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa. Non lasciarono alcun superstite, come avevano fatto a Eglon: la votarono allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa. 38 Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, si volsero a Debir e l’attaccarono. 39 La presero con il suo re e tutti i suoi villaggi, li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa: non lasciarono alcun superstite. Trattarono Debir e il suo re come avevano trattato Ebron e come avevano trattato Libna e il suo re. 40 Così Giosuè conquistò tutta la regione: le montagne, il Negheb, la Sefela, le pendici, con tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni vivente, come aveva comandato il Signore, Dio d’Israele. 41 Giosuè li conquistò da Kades-Barnea fino a Gaza, con tutto il territorio di Gosen fino a Gàbaon. 42 Giosuè prese tutti questi re e i loro territori in una sola volta, perché il Signore, Dio d’Israele, combatteva per Israele. 43 Infine Giosuè e tutto Israele ritornarono all’accampamento di Gàlgala.

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