La Sacra Bibbia ( edizione: CEI 2008 )
Levitico
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Levitico (Lv 21)
1 Il Signore disse a Mosè: «Parla ai sacerdoti, figli di Aronne, dicendo loro: “Un sacerdote non dovrà rendersi impuro per il contatto con un morto della sua parentela,
2 se non per un suo parente stretto, cioè per sua madre, suo padre, suo figlio, sua figlia, suo fratello
3 e sua sorella ancora vergine, che viva con lui e non sia ancora maritata; per questa può esporsi all’impurità.
4 Come marito, non si renda impuro per la sua parentela, profanando se stesso.
5 I sacerdoti non si faranno tonsure sul capo, né si raderanno ai margini la barba né si faranno incisioni sul corpo.
6 Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio, perché sono loro che presentano al Signore sacrifici consumati dal fuoco, pane del loro Dio; perciò saranno santi.
7 Non prenderanno in moglie una prostituta o una già disonorata, né una donna ripudiata dal marito. Infatti il sacerdote è santo per il suo Dio.
8 Tu considererai dunque il sacerdote come santo, perché egli offre il pane del tuo Dio: sarà per te santo, perché io, il Signore, che vi santifico, sono santo.
9 Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.
10 Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul capo del quale è stato versato l’olio dell’unzione e ha ricevuto l’investitura, indossando le vesti sacre, non dovrà scarmigliarsi i capelli né stracciarsi le vesti.
11 Non si avvicinerà ad alcun cadavere; non potrà rendersi impuro neppure per suo padre e per sua madre.
12 Non uscirà dal santuario e non profanerà il santuario del suo Dio, perché la consacrazione è su di lui mediante l’olio dell’unzione del suo Dio. Io sono il Signore.
13 Sposerà una vergine.
14 Non potrà sposare né una vedova né una divorziata né una disonorata né una prostituta, ma prenderà in moglie una vergine della sua parentela.
15 Così non disonorerà la sua discendenza tra la sua parentela; poiché io sono il Signore che lo santifico”».
16 Il Signore parlò a Mosè e disse:
17 «Parla ad Aronne dicendo: “Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe che abbia qualche deformità potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio;
18 perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né un cieco né uno zoppo né uno sfregiato né un deforme,
19 né chi abbia una frattura al piede o alla mano,
20 né un gobbo né un nano né chi abbia una macchia nell’occhio o la scabbia o piaghe purulente o i testicoli schiacciati.
21 Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne con qualche deformità si accosterà per presentare i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo Dio.
22 Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose sante;
23 ma non potrà avvicinarsi al velo né accostarsi all’altare, perché ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico”».
24 Così Mosè parlò ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti.