La Sacra Bibbia ( edizione: CEI 2008 )
Samuele 2
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Samuele 2 (2Sam 18)
1 Davide fece ispezione tra la sua gente e costituì comandanti di migliaia e comandanti di centinaia su di loro.
2 Davide dispose la gente: un terzo sotto il comando di Ioab, un terzo sotto il comando di Abisài, figlio di Seruià, fratello di Ioab, e un terzo sotto il comando di Ittài di Gat. Poi il re disse al popolo: «Voglio uscire anch’io con voi!».
3 Ma il popolo rispose: «Tu non devi uscire, perché se noi fossimo messi in fuga, non si farebbe alcun caso di noi; quand’anche perisse la metà di noi, non se ne farebbe alcun caso, ma tu conti per diecimila di noi. Quindi è meglio che tu sia per noi di aiuto dalla città».
4 Il re rispose loro: «Farò quello che vi sembra bene». Il re si fermò al fianco della porta, mentre tutto l’esercito usciva a schiere di cento e di mille uomini.
5 Il re ordinò a Ioab, ad Abisài e a Ittài: «Trattatemi con riguardo il giovane Assalonne!». E tutto il popolo udì quanto il re ordinò a tutti i capi a proposito di Assalonne.
6 L’esercito uscì in campo contro Israele e la battaglia ebbe luogo nella foresta di Èfraim.
7 La gente d’Israele fu sconfitta in quel luogo dai servi di Davide; la strage fu grande in quel giorno: ventimila uomini.
8 La battaglia si estese per tutta la regione e la foresta divorò in quel giorno molta più gente di quanta non ne avesse divorata la spada.
9 Ora Assalonne s’imbatté nei servi di Davide. Assalonne cavalcava il mulo; il mulo entrò sotto il groviglio di una grande quercia e la testa di Assalonne rimase impigliata nella quercia e così egli restò sospeso fra cielo e terra, mentre il mulo che era sotto di lui passò oltre.
10 Un uomo lo vide e venne a riferire a Ioab: «Ho visto Assalonne appeso a una quercia».
11 Ioab rispose all’uomo che gli portava la notizia: «Dunque, l’hai visto? E perché non l’hai steso al suolo tu, sul posto? Io t’avrei dato dieci sicli d’argento e una cintura».
12 Ma quell’uomo disse a Ioab: «Quand’anche mi fossero messi in mano mille sicli d’argento, io non stenderei la mano sul figlio del re, perché con i nostri orecchi abbiamo udito l’ordine che il re ha dato a te, ad Abisài e a Ittài: “Proteggetemi il giovane Assalonne!”.
13 Ma se io avessi agito con perfidia di mia testa, poiché nulla rimane nascosto al re, tu avresti preso le distanze».
14 Allora Ioab disse: «Io non voglio perdere così il tempo con te». Prese in mano tre dardi e li ficcò nel cuore di Assalonne, che era ancora vivo nel folto della quercia.
15 Poi dieci giovani scudieri di Ioab circondarono Assalonne, lo colpirono e lo finirono.
16 Allora Ioab suonò il corno e il popolo cessò di inseguire Israele, perché Ioab aveva trattenuto il popolo.
17 Quindi presero Assalonne, lo gettarono in una grande buca nella foresta ed elevarono sopra di lui un grande mucchio di pietre. Tutto Israele era fuggito, ciascuno nella sua tenda.
18 Ora Assalonne, mentre era in vita, si era eretta la stele che è nella valle del Re, perché diceva: «Io non ho un figlio per conservare il ricordo del mio nome». Chiamò quella stele con il suo nome e la si chiamò monumento di Assalonne fino ad oggi.
19 Achimàas, figlio di Sadoc, disse a Ioab: «Correrò a portare al re la bella notizia che il Signore lo ha liberato dai suoi nemici».
20 Ioab gli disse: «Tu non sarai oggi l’uomo della bella notizia, la darai un altro giorno; non darai oggi la bella notizia, perché il figlio del re è morto».
21 Poi Ioab disse all’Etiope: «Va’ e riferisci al re quello che hai visto». L’Etiope si prostrò a Ioab e corse via.
22 Achimàas, figlio di Sadoc, disse di nuovo a Ioab: «Comunque sia, voglio correre anch’io dietro all’Etiope». Ioab gli disse: «Ma perché correre, figlio mio? La bella notizia non ti porterà nulla di buono».
23 E l’altro: «Comunque sia, voglio correre». Ioab gli disse: «Corri!». Allora Achimàas prese la corsa per la strada della valle e oltrepassò l’Etiope.
24 Davide stava seduto fra le due porte; la sentinella salì sul tetto della porta sopra le mura, alzò gli occhi, guardò, ed ecco vide un uomo correre tutto solo.
25 La sentinella gridò e l’annunciò al re. Il re disse: «Se è solo, ha in bocca una bella notizia». Quegli andava avvicinandosi sempre più.
26 La sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al guardiano: «Ecco un altro uomo correre tutto solo!». E il re: «Anche questo ha una bella notizia».
27 La sentinella disse: «Il modo di correre del primo mi pare quello di Achimàas, figlio di Sadoc». E il re disse: «È un uomo buono: viene certo per una lieta notizia!».
28 Achimàas gridò al re: «Pace!». Poi si prostrò al re con la faccia a terra e disse: «Benedetto sia il Signore, tuo Dio, che ha fermato gli uomini che avevano alzato le mani contro il re, mio signore!».
29 Il re disse: «Il giovane Assalonne sta bene?». Achimaàs rispose: «Quando Ioab mandava il servo del re e me tuo servo, io vidi un gran tumulto, ma non so che cosa fosse».
30 Il re gli disse: «Mettiti là, da parte». Quegli si mise da parte e aspettò.
31 Ed ecco arrivare l’Etiope che disse: «Si rallegri per la notizia il re, mio signore! Il Signore ti ha liberato oggi da quanti erano insorti contro di te».
32 Il re disse all’Etiope: «Il giovane Assalonne sta bene?». L’Etiope rispose: «Diventino come quel giovane i nemici del re, mio signore, e quanti insorgono contro di te per farti del male!».