La Sacra Bibbia ( edizione: CEI 2008 )
Filippesi
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Filippesi (Fil 2)
1 Se dunque c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione,
2 rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
3 Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso.
4 Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
6 egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio,
7 ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
8 umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.
9 Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome,
10 perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra,
11 e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. -
12 Quindi, miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore.
13 È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore.
14 Fate tutto senza mormorare e senza esitare,
15 per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo,
16 tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato.
17 Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi.
18 Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me. -
19 Spero nel Signore Gesù di mandarvi presto Timòteo, per essere anch’io confortato nel ricevere vostre notizie.
20 Infatti, non ho nessuno che condivida come lui i miei sentimenti e prenda sinceramente a cuore ciò che vi riguarda:
21 tutti in realtà cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo.
22 Voi conoscete la buona prova da lui data, poiché ha servito il Vangelo insieme con me, come un figlio con il padre.
23 Spero quindi di mandarvelo presto, appena avrò visto chiaro nella mia situazione.
24 Ma ho la convinzione nel Signore che presto verrò anch’io di persona.
25 Ho creduto necessario mandarvi Epafrodìto, fratello mio, mio compagno di lavoro e di lotta e vostro inviato per aiutarmi nelle mie necessità.
26 Aveva grande desiderio di rivedere voi tutti e si preoccupava perché eravate a conoscenza della sua malattia.
27 È stato grave, infatti, e vicino alla morte. Ma Dio ha avuto misericordia di lui, e non di lui solo ma anche di me, perché non avessi dolore su dolore.
28 Lo mando quindi con tanta premura, perché vi rallegriate al vederlo di nuovo e io non sia più preoccupato.
29 Accoglietelo dunque nel Signore con piena gioia e abbiate grande stima verso persone come lui,
30 perché ha sfiorato la morte per la causa di Cristo, rischiando la vita, per supplire a ciò che mancava al vostro servizio verso di me.