La Sacra Bibbia ( edizione: CEI 2008 )
Giobbe
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Giobbe (Gb 23)
1 Giobbe prese a dire:
2 «Anche oggi il mio lamento è amaro e la sua mano pesa sopra i miei gemiti.
3 Oh, potessi sapere dove trovarlo, potessi giungere fin dove risiede!
4 Davanti a lui esporrei la mia causa e avrei piene le labbra di ragioni.
5 Conoscerei le parole con le quali mi risponde e capirei che cosa mi deve dire.
6 Dovrebbe forse con sfoggio di potenza contendere con me? Gli basterebbe solo ascoltarmi!
7 Allora un giusto discuterebbe con lui e io per sempre sarei assolto dal mio giudice.
8 Ma se vado a oriente, egli non c’è, se vado a occidente, non lo sento.
9 A settentrione lo cerco e non lo scorgo, mi volgo a mezzogiorno e non lo vedo.
10 Poiché egli conosce la mia condotta, se mi mette alla prova, come oro puro io ne esco.
11 Alle sue orme si è attaccato il mio piede, al suo cammino mi sono attenuto e non ho deviato;
12 dai comandi delle sue labbra non mi sono allontanato, ho riposto nel cuore i detti della sua bocca.
13 Se egli decide, chi lo farà cambiare? Ciò che desidera egli lo fa.
14 Egli esegue il decreto contro di me come pure i molti altri che ha in mente.
15 Per questo davanti a lui io allibisco, al solo pensarci mi viene paura.
16 Dio ha fiaccato il mio cuore, l’Onnipotente mi ha frastornato;
17 ma non è a causa della tenebra che io perisco, né a causa dell’oscurità che ricopre il mio volto.